“… Questa decisione non fa bene al nostro sport, si è trattato solo di una manovra regolare in pista” Questa è la frase tratta dall’intervista dopo gara a Sebastian Vettel che mi ha spinto a spendere qualche riga sull’argomento.
Per chi non avesse visto il Gran Premio del Canada ve lo riassumo nel modo più semplice possibile, Vettel parte primo e lotta con tenacia per tenere Hamilton dietro, al 48º giro sbaglia in curva e va sull’erba, rientra, raddrizza la macchina e si piazza con forza (ma senza contatti) davanti al rivale. Taglia il traguardo per primo ma gli vengono dati 5 secondi di penalità per aver ostruito il rivale.
Riprendendo la parte di intervista che ho citato, per me che da anni non seguo più con costanza lo sport dell’eccellenza motoristica un avvenimento del genere non fa che allontanarmi ancora di più. Che sia uno sport noioso e fatto di strategie quello lo si sa da anni, ma vedere che una manovra che secondo me in una gara ci sta e ci deve stare viene penalizzata e cambia l’ordine d’arrivo sul traguardo non ha davvero senso. E non venitemi a dire che c’è scritto nel regolamento, lo so benissimo, e questo ha ancora meno senso.
Cambiando sport, ho davvero apprezzato la prestazione delle ragazze della Nazionale di Calcio italiana che hanno battuto l’Australia, davvero toste e grintose, meno emozionante il commento delle telecroniste. Al contrario non ho ancora capito l’utilità di un torneo come la Uefa Nations League.
Chi si stesse chiedendo come mai sono in vacanza in Sardegna ed ho avuto modo di seguire tutto questo sport in tv, la spiegazione è semplice: ho fatto un giro in bici, poi un altro in auto verso le spiagge, bollito dal sole e dal vento mi sono poi ritirato in casa.