Ho saltato il mese di marzo perché purtroppo ho letto molto poco, non tanto per il tempo a disposizione ma perché mi sono piantato su un libro, che forse avrei dovuto abbandonare invece di ostinarmi a finire. Terminato quello, che non citerò, ho recuperato, e queste sono le mie letture di aprile.
Diario di bordo del mare di Cortez (John Steinbeck)
Preso dalla piacevole lettura di febbraio ho deciso di puntare su un altro titolo di Steinbeck ed ho scelto proprio questo perché ho bellissimi ricordi del luogo dove è ambientato.
In realtà il libro si divide in due parti, la prima descrive il personaggio, un amico dell’autore. La seconda, quella su cui avevo maggiori aspettative, tratta invece il viaggio in barca nel Mare di Cortez appunto.
Probabilmente è proprio perché avevo un’aspettativa così alta che non mi ha soddisfatto a pieno. Non nego che non sia interessante eh, ma si tratta del riepilogo delle operazioni di raccolta di varie specie di abitanti del mare da parte di un biologo marino, un diario di bordo vero e proprio. Ci sono anche tanti momenti e descrizioni interessanti, ecco, quelle meritano.
E adesso veniamo a noi. Ho una confessione da farvi. All’età di quarant’anni non solo non ho mai letto un libro di Emilio Salgari, ma non collegavo neppure la sua figura a personaggi come Sandokan e il Corsaro Nero.
Se non avete abbandonato l’articolo e siete ancora qui, vi parlerò dei primi due libri dello scrittore che ho letto e vi anticipo che me ne sono già procurati altri.
Lo so, lo so, è grave che un appassionato di pirati, fari e mare come me non abbia mai letto questi cicli di romanzi, ma vi porrò rimedio.
I Pirati della Malesia (Emilio Salgari)
Scelto a caso per il titolo, ho scoperto poi essere il terzo capitolo del Ciclo dei Pirati della Malesia, insomma quello di Sandokan!
Nonostante si tratti di un libro di oltre un secolo fa la lettura è estremamente facile e scorrevole. La storia narra di una delle, passatemi il termine, imprese di Sandokan e dei suoi tigrotti ed è appassionante e ricca di colpi di scena. La narrazione ti fa immergere a pieno sia nel periodo storico che nei luoghi in cui si svolgono le vicende. (E questo mi ha convinto a procurarmi Le tigri di Mompracem e I misteri della giungla nera che leggerò prossimamente).
Il Corsaro Nero (Emilio Salgari)
Lasciando il mare della Malesia e trasferendosi nel Golfo del Messico (e viaggiando anche nel tempo per tornare in un epoca precedente) in questo libro, che fa parte del ciclo dei corsari delle Antille, il protagonista è il leggendario Corsaro Nero. Personaggio che già solo lui vale tutto il libro per le emozioni che trasmette. Se poi ci aggiungete lo spirito di fratellanza dei filibustieri, un desiderio di vendetta che lo trascina in rocambolesche avventure, condite poi il tutto con linguaggio piratesco e ottenete 350 pagine che filano veloci come la sua Folgore sulle onde del mare.