Nell’ultimo mese sono cambiate un po’ di cose nella mia quotidianità e purtroppo ho avuto meno tempo da dedicare alla lettura, ma andiamo subito al punto.
Furore (John Steinbeck)
“È nella mia top 10” sono state le parole di una persona che conosco da poco ma per la quale, in tema di libri, so di potermi fidare a pieno.
Il primo centinaio di pagine le ho lette molto lentamente, un po’ come quando arrivi in un posto nuovo e devi ambientarti, ecco, ho avuto quella sensazione. Poi c’è stata una brusca accelerazione che mi ha portato a volare fino a seicento e a frenare bruscamente in vista degli ultimi capitoli distribuiti nelle ultime trenta pagine. Mi è successa quella cosa che succede quando stai per finire una serie tv e quindi rallenti perché sai che quello che stai vedendo o, in questo caso, leggendo finirà a breve e vuoi goderti gli ultimi momenti in sua compagnia. Allo stesso tempo però bruci dalla curiosità di scoprire come andrà a finire.
Furore è una fotografia che ti trasporta immediatamente in un altro momento storico e lo fa in maniera fedele e reale, reale come i suoi personaggi. Leggendo i dialoghi, le parole usate e ripetute, risulta immediato delineare il profilo di ognuno di loro.
La storia racconta della migrazione dei coltivatori americani durante la grande depressione americana degli anni ’30 sulla Route 66 verso un sogno chiamato California. Famiglie composte da più generazioni che ad un certo punto si vedono private di tutto e prendono la disperata decisione di partire con mezzi di fortuna, attratte da un volantino, per poi ritrovarsi in una realtà che non è nulla di ciò che veniva promesso e descritto. Non so chi di voi lo abbia già letto ma a me è sembrato di un’attualità impressionante.
Nella mia mente sono spuntate analogie con alcuni racconti dei miei nonni e con le storie di persone conosciute per strada quando ero in California una decina di anni fa. Veniamo poi ai paesaggi, così ben descritti da coglierne quasi l’odore.
In questo libro c’è davvero tutto! speranza, avventura, coraggio, ingiustizie, violenza, paura, affetto, e tanto altro. Una lettura che consiglio a tutti e per la quale non finirò mai di ringraziare la persona che me l’ha consigliata.