Ebbene sì, mentre in tv si sentono notizie su quando e chi dovrà fare la terza dose di vaccino, io l’ho già fatta, sabato scorso. Questa volta è andata un po’ diversamente dalle prime due dosi, in primo luogo l’sms di avviso è arrivato qualche giorno prima e non qualche ora prima. Stesso luogo, il Lingotto ma appena arrivato e appena accennato al volontario dei Carabinieri che mi trovavo lì per la terza dose ho ricevuto un trattamento a dir poco Vip. Mi spiego meglio, ho compilato un foglio con i dati di base e poi sono stato accompagnato, saltando una lunga coda di una quarantina di persone e in pochi istanti ero già davanti alle due dottoresse. Mentre quella al computer controllava tutto l’altra, con la perizia di un ninja, ha fatto l’iniezione meno dolorosa che ricordi. Solito quarto d’ora d’attesa, due chiacchiere con un’altra volontaria stupita della mia “terza dose così giovane” e poi sono tornato a casa. Fino a mezzanotte circa non ho avuto alcun tipo di problema, poi è tornato il classico dolore al braccio che mi ha accompagnato fino al mattino seguente, si è attenuato ad ora di colazione. Il pomeriggio del giorno seguente al vaccino l’ho passato in negozio, a lavorare dalle 14 alle 20. Sarà per l’affluenza e il caos, per le prime ore ho avuto mal di testa e sensazione di calore, sempre alla testa. Poi verso le 18 è come se fossi uscito dalle nubi, la testa mi si è liberata e ho finito il turno normalmente. Nottata della domenica tranquilla, solo un leggero sfogo sul braccio. Lunedì e martedì due giri in bici da corsa, il primo più tranquillo giusto per festeggiare i 5000km di quest’anno, il secondo, quello di stamattina, con un po’ di salitelle, ma sempre rilassato.
Direi che è tutto, ma prima di chiudere, ricordatevi che ognuno di noi è diverso e ognuno reagisce diversamente ai farmaci. Un abbraccio.