Non sto parlando di StarWars, non sto parlando del videogioco e non sto parlando neanche di quella che ho usato per tirare su 110kg di Vespa, come dite? 

…

Sì, giusto, facciamo un passo indietro.

Il primo marzo sono uscito da lavoro alle 20:30, ho indossato il casco, messo i guanti e, lentamente, ho preso la via di casa a bordo della mia Vespa 125 Sprint. Neanche cento metri dopo la Vespa era per terra, io in piedi e due ragazzi sopra di lei con il loro monopattino. Mi spiego meglio, i due giovanotti con il loro monopattino elettrico, in contromano, andavano talmente forte da urtarmi mentre svoltavo. A distanza di diversi giorni ancora non so come ho fatto a sollevarla e rimetterla su, fatto sta che, non mi sono fatto niente, così come i due investitori. La Vespa ha riportato la rottura della leva freno e una bella grattata sulla pancia laterale. Tutti in piedi, chiedo se hanno un documento o un’assicurazione, nel frattempo telefono al 112 che mi mette in comunicazione con i vigili urbani, nel frattempo si ferma un signore, con il casco in mano. Passano pochi secondi in cui la vigilessa mi chiede se ho bisogno di una volante che i due si dileguano, uno a piedi da un lato e l’altro in monopattino.

Giusto io dovevo raccontarvi della forza!

Ecco, quella sera sono tornato a casa e non ho dormito. Pensavo che poteva andarmi peggio, potevo farmi male. Pensavo che per quanto uno sia prudente e attento può sempre capitare qualcuno che non lo è che ti viene addosso. Per fortuna ero quasi fermo e per non so quale riflesso incondizionato il mio corpo è rimasto in piedi e non è finito giù con la Vespa. 

Il giorno dopo era l’anniversario della morte di un caro amico e, qualche giorno prima, avevo ricevuto un’altra brutta notizia. Un bel periodo insomma. Tutti quesi pensieri, questa preoccupazione, questa tristezza, questa delusione sono stati con me per qualche giorno e poi, come spesso mi succede, sono andati via. 

Sì, ecco, questa per me è forza, non fisica per carità. Forza di andare comunque avanti, non farmi scalfire da tutto ciò che accade. In passato ne ho vissute di peggiori e sono sopravvissuto.