“Lo uso poco ma quando lo uso è una figata”
“Le foto e i video le fai da una nuova prospettiva”
“Pesa poco e ingombra poco, lo porti dove vuoi”
Queste sono le frasi che usavo più spesso ogni volta che qualcuno mi chiedeva come mi trovavo con il drone, nello specifico il DJI Mavic Air. E sono tutte frasi reali, basate su quasi due anni di esperienza. I motivi per cui una settimana fa l’ho messo in vendita e oggi è andato via da casa mia sono tanti, il primo è proprio quel “lo uso poco” che c’è nella prima frase. Ed è vero che la qualità dei video e la spettacolarità delle foto ripagano la spesa e lo spazio che occupa sulla mensola o nello zaino ma poi mi sono chiesto se questo materiale foto e video avesse un’utilità. Non sono un fotografo e neppure un video maker, il mio sito e i miei canali Instagram e Youtube non hanno un pubblico molto vasto, ha davvero senso possedere un drone?
Poi ci sono i regolamenti che sono in continua evoluzione e si fanno sempre più proibitivi verso l’utilizzo dei droni in Italia e in Europa. Nei Parchi Nazionali degli Stati Uniti ne è vietato l’utilizzo (spoiler: spero meta del mio prossimo viaggio).
E infine il motivo che più di tutti mi ha fatto prendere questa decisione, ho riguardato le spettacolari foto scattate dieci anni fa, quando sono stato via più di 6 mesi andando dalla California al sud dell’Argentina con una fotocamera compatta Sony da meno di 200 grammi. In quel momento ho riaperto gli occhi e mi sono ricordato che non ho bisogno di portarmi in viaggio un drone, almeno due batterie, un controller, un caricabatterie e altri accessori.
Infine parte 2, il ragazzo a cui l’ho venduto l’ha preso per fare un regalo al fratello minore, di 15 anni, a detta sua per staccarlo un po’ dai social. Spero che riesca nel suo intento, se c’è una cosa che ho sempre amato dei droni DJI è che sono davvero facili da usare, alla portata di tutti, grazie ad un grande lavoro di progettazione di hardware e software (ricorda un’altra grande azienda no?).