14 marzo 2000 – 14 marzo 2020
Oggi quel foglio di carta timbrato e firmato dall’Ufficiale Medico dell’Ospedale Militare di Milano compie vent’anni. Se considerate che meno di tre mesi fa è stato il mio trentanovesimo compleanno, si può dire che più di metà della mia vita l’ho passata con questa scomoda compagna di viaggio.
Non starò ovviamente a riepilogare tutto ciò che è successo dal duemila ad oggi, vi invito invece a guardare il breve video appena pubblicato sul mio canale Youtube: Spanzotti.
Per chi non riuscisse o non ne avesse voglia, il video così come la riflessione che c’è dietro si riassume in due domande, la prima sul passato e presente e la seconda sul futuro.
La vita con la rettocolite ulcerosa e il morbo di crohn può essere normale, non sempre, ma adottando il giusto comportamento e modificando alcune abitudini ci si può riuscire. Non è facile, per niente, entrambe le malattie sono altamente invalidanti e, nei momenti di attività, rendono la vita un inferno. Ma poi ci sono i momenti di remissione, quelli in cui quasi te ne dimentichi e ricominci a fare tutte le cose che ami fare, tutte le cose ordinarie e straordinarie.
Per quanto riguarda il futuro invece sono più oggettivo del solito quando affermo che è normale che con l’andare avanti il fisico (il mio come quello di ogni persona o animale) si deteriori ma sono anche fiducioso sulla ricerca scientifica e sull’introduzione di nuovi farmaci e nuove terapie che andranno a migliorare ulteriormente la qualità della vita, perché per me è quello che conta, la qualità, non la quantità.
Infine un messaggio che potrà sembrare scontato e banale ma che negli ultimi anni ha cambiato il mio modo di interagire con il mondo esterno. In tutti questi anni ho imparato dalle esperienze nella mia quotidianità, al lavoro o in viaggio, che non conosciamo chi abbiamo di fronte e quali battaglie sta affrontando, quindi se proprio non riusciamo a essere gentili proviamo almeno a essere meno terribili